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Visualizzazione dei post da maggio 31, 2012

Apostolato e preghiera

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  L'APOSTOLO UOMO DI PREGHIERA Nei vigneti, i tralci non ricevono dai pali né dai fili di ferro la linfa che li tiene vivi e fa produrre frutto; ma la ricevono dalla vite che li ha prodotti. Così gli apostoli ricevono la grazia interna per loro stessi e per i fedeli, non dalle opere esterne, ma da Gesù Cristo che nel Vangelo si proclama la vera vite. (Gv 15,1) L'apostolo poi riceve tanto più abbondante la grazia interna per sé e per i fedeli, quanto più è unito alla vite cioè al Signore. La vera efficienza dell'apostolato consiste nella vita interiore; e tale efficienza è data alle opere apostoliche soprattutto dalla preghiera e dalla frequenza ai S.S. Sacramenti, dalla pura e retta intenzione con la quale si esercitano, dalle virtù soprannaturali, dallo zelo, umiltà, obbedienza allo spirito di evangelica povertà e sacrificio. È cosa certa che l'apostolato così compreso non proviene da un impulso puramente naturale all'azione, ma è frutto di una solida