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Visualizzazione dei post da maggio, 2012

Apostolato e preghiera

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  L'APOSTOLO UOMO DI PREGHIERA Nei vigneti, i tralci non ricevono dai pali né dai fili di ferro la linfa che li tiene vivi e fa produrre frutto; ma la ricevono dalla vite che li ha prodotti. Così gli apostoli ricevono la grazia interna per loro stessi e per i fedeli, non dalle opere esterne, ma da Gesù Cristo che nel Vangelo si proclama la vera vite. (Gv 15,1) L'apostolo poi riceve tanto più abbondante la grazia interna per sé e per i fedeli, quanto più è unito alla vite cioè al Signore. La vera efficienza dell'apostolato consiste nella vita interiore; e tale efficienza è data alle opere apostoliche soprattutto dalla preghiera e dalla frequenza ai S.S. Sacramenti, dalla pura e retta intenzione con la quale si esercitano, dalle virtù soprannaturali, dallo zelo, umiltà, obbedienza allo spirito di evangelica povertà e sacrificio. È cosa certa che l'apostolato così compreso non proviene da un impulso puramente naturale all'azione, ma è frutto di una solida

Accoglimi, o Dio, in te mi rifugio

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  Accoglimi, o Dio, in Te mi rifugio. Ho scelto la tua via voglio seguirti. Ma faccio presto a stancarmi allora mi scoraggio. In questi momenti, mi vien voglia di scegliere le strade più facili: fare le cose tanto per farle, disinteressarmi degli altri, accontentarmi di un bel vestito o di un bel paio dì scarpe, gironzolare per ore masticando gomme e leccando gelati. Accoglimi, Dio, in Te mi rifugio. Non voglio vivere al lumicino quando tu mi hai dato energie per essere un faro. Accoglimi, Dio! Come un bambino nel seno di sua madre, mi rifugio in Te. In Te, che sei mio padre e mia madre; buono e forte; misericordioso e potente. Accoglimi, o Dio, in Te mi rifugio. (Tonino Lasconi)

Il decalogo della gioia

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1. «Nessuno è felice come Dio e nessuno fa felice come Dio» (sant'Agostino). 2. Dio è la fonte della felicità infinita. 3. La gioia è un dono e una conquista. 4. La gioia vera è frutto di un amore vero. 5. La gioia cresce donandola. 6. La gioia è il nutrimento del cuore. 7. Solo chi è sincero può essere felice. 8. Tanto più si prega, tanto più si è nella gioia. 9. Per avere la gioia bisogna volerla donare. 10. Solo un cuore puro può gioire sempre di più. (Mario Foradini, rivista Il Cenacolo 10/2001)

Ricevere lo Spirito Santo

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Ricevere lo Spirito Santo Pentecoste è la festa del dono dello Spirito Santo alla Chiesa. Gustiamone la presenza, scopriamone la bellezza. Ci è stato donato lo Spirito Santo. Chi è lo Spirito Santo? Qualcuno lo definisce il grande sconosciuto, forse perché è Colui che meno riusciamo a immaginare e a rappresentarci. Ma non è un peccato che Costui rimanga così lontano dalla nostra vita di fede? Non è una ricchezza che purtroppo non gustiamo? Se riusciamo a comprendere un po' di più chi è lo Spirito Santo, la nostra vita cristiana diventerà più autentica, e certamente più bella. Nei discorsi dell'ultima cena Gesù aveva detto ai suoi: "E' bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore". Gesù collega la venuta dello Spirito con la sua partenza. Ma non è una partenza qualunque: Gesù se ne va donando la vita! Dunque la venuta dello Spirito è legata al dono dello vita di Gesù per noi. E infatti, qual è l'ultimo gest

Preghiera per ricevere lo Spirito Santo

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Preghiera per ricevere lo Spirito Santo: Spirito Santo, solo tu sei l'Amore infinito di cui ha sete l'anima mia, solo in Te posso trovare la vera pace a cui anela il mio spirito, solo Tu sei il consolatore per tutte le sofferenze che mi affliggono Vieni ad abitare in me! Spirito Santo, solo Tu puoi cambiare il mio cuore, solo Tu sai ciò che è di impedimento alla tua azione divina, solo Tu sei la Luce della Verità che cerco, vieni ad abitare in me! Spirito Santo, solo Tu sei il divino Maestro della mia anima, solo Tu conosci la volontà di Dio per me, solo Tu mi puoi guidare nella via della vita, vieni ad abitare in me! Spirito Santo, ti desidero ardentemente in me perché non desidero altro che la tua santa volontà. Non voglio nulla in me che Ti possa dispiacere, per questo Ti prego di rimuovere tutti gli ostacoli che pongo alla tua azione divina. Vieni ad abitare stabilmente in me, ed avvertimi subito quando Ti rattristo con il mio comportamento perch

Messaggio di Medjugorje: 25 maggio 2012

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25 maggio 2012 " Cari figli! Anche oggi vi invito alla conversione e alla santità. Dio desidera darvi la gioia e la pace attraverso la preghiera ma voi, figlioli, siete ancora lontano, attaccati alla terra e alle cose della terra. Perciò vi invito di nuovo: aprite il vostro cuore e il vostro sguardo verso Dio e le cose di Dio e la gioia e la pace regneranno nel vostro cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. ”

Preghiera per l'Ascensione

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  Preghiera per l'Ascensione Celebrare la tua ascensione, Signore, significa per me non guardare più in cielo ma volgere il mio sguardo alla terra. Ora inizia il tempo del mio impegno, lo spazio della mia responsabilità di cristiano, il banco di prova della mia fiducia in te. Tu, Signore, non mi lasci solo. Mi hai promesso di camminare con me e con chiunque cerchi di costruire un mondo più giusto, una chiesa più umana, una società più solidale. Mi chiedi solo una cosa: amare te nel volto delle persone che ho accanto. Dammi la forza della fede, togli dal mio cuore le paure, fa' che non mi fermino le difficoltà e non permettere mai che mi deprimano gli insuccessi. Ma sempre e dovunque, concedimi di essere canale trasparente della tua grazia, riflesso scintillante del tuo grande amore. Amen. (Don Angelo Saporiti, Commento sull'Ascensione)

"Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione"

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Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI 46ª GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI "Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione" Domenica, 20 maggio 2012 Cari fratelli e sorelle, all’avvicinarsi della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2012, desidero condividere con voi alcune riflessioni su un aspetto del processo umano della comunicazione che a volte è dimenticato, pur essendo molto importante, e che oggi appare particolarmente necessario richiamare. Si tratta del rapporto tra silenzio e parola: due momenti della comunicazione che devono equilibrarsi, succedersi e integrarsi per ottenere un autentico dialogo e una profonda vicinanza tra le persone. Quando parola e silenzio si escludono a vicenda, la comunicazione si deteriora, o perché provoca un certo stordimento, o perché, al contrario, crea un clima di freddezza; quando, invece, si integrano reciprocamente, la comunicazione a

11. MARIA, MADRE DELLA CHIESA

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«Nella Scrittura, quanto si riferisce in modo universale alla Vergine Madre Chiesa, lo si riferisce in modo speciale alla Vergine Madre Maria». Isacco della Stella La venuta del Cristo è un evento soprannaturale, che propone la vita divina a tutti gli uomini. Il Figlio di Dio è il capo di tutta l'umanità e perciò ne esprime anche la vocazione. La sua Incarnazione è dunque una chiamata effettiva, spirituale e soprannaturale, rivolta da Dio a tutti gli uomini. Nella sua Opera di Redenzione, Cristo, come rappresentante di tutta l'umanità, è Egli stesso Chiesa. In tal senso si potrebbe anche affermare che il sacrificio della Croce è il sacrificio di tutta l'umanità e che la Chiesa scaturisce sul Calvario dal Cuore di Cristo squarciato. Maria, a sua volta, avendo liberamente aderito a divenire Madre del Cristo Redentore, diventa, di conseguenza, Madre della vocazione di tutti i redenti nella realizzazione dei loro destini finali. La Chiesa è nata sul Calvario; l'unione

10. MARIA, MADRE DI DIO O E MADRE NOSTRA

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«Con la sua materna carità,Maria si prende cura dei fratelli del Figlio suo». Conc. Vaticano II La sublime e singolare redenzione della Vergine avvenuta ad opera del Sangue di Cristo è intimamente connessa alla missione della sua duplice maternità, quella divina nei confronti del Cristo, Dio ed Uomo, e quella spirituale nei nostri confronti. Maria è vera Madre di Dio e vera Madre nostra! È stato scoperto di recente un papiro del III secolo dal quale risulta che le prime Comunità cristiane invocavano la Vergine con il bel titolo di Santa Genitrice di Dio. Fu però nel 431 che il Concilio di Efeso proclamò con fermezza contro Nestorio, la divina Maternità di Maria e questa solenne definizione non riguardava soltanto Maria, ma lo stesso Cristo, perché, se Maria non fosse vera Madre di Dio, Cristo sarebbe solo uomo e non Dio. Il più grande titolo della Madonna, la caratteristica della sua personalità, è l'essere Madre di Dio. Alla base di questa sua missione sta il Mistero del Cri

9. MARIA, DOLCEZZA DELLA REDENZIONE

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Nuova Eva vicino al Nuovo Adamo, «Maria consacrò totalmente se stessa alla persona e all'opera del Figlio suo, servendo al mistero della Redenzione sotto di Lui e con Lui». Vaticano II Gesù è l'uomo nel quale si manifesta la perfezione di Dio in un volto maschile. Era però necessario che essa si manifestasse anche in un volto femminile: Maria. Dopo aver conosciuto l'associazione di Maria al Cristo   nell'Opera redentrice e come ella abbia ricevuto da Lui, in comunione con lo Spirito ed il Padre, tutta la perfezione di Grazia, ci viene senz'altro di chiedere qual è stato l'apporto specifico che lei ha dato all'Opera del Salvatore nell'esercizio della sua missione femminile. Il Concilio Vaticano II afferma che è un apporto di complementarietà, un apporto specificamente femminile, che rivela il ruolo insopprimibile della donna nell'Opera della salvezza. Come nella creazione l'uomo e la donna, l'una complementare all'altro, riflettevano

8. LA CORREDENTRICE

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«La Beata Vergine se ne stette ai piedi della Croce soffrendo profondamente col suo Unigenito e associandosi con animo materno al sacrificio di Lui». Vaticano II Il sacrificio di Cristo è così perfetto e ricco diGrazia che non ha certo bisogno della cooperazione di alcuna creatura umana, neppure della sua Madre Santissima, per salvarci, arricchirci di meriti ed elevarci alla dignità di figli di Dio e suoi coeredi del Cielo. Gesù è l'unico Salvatore ed il sacrificio della croce è la sola causa necessaria e totale della nostra salvezza. Anche la più santa ed illibata delle creature, qual è la Vergine, non avrebbe mai potuto, non solo riscattarci, ma neppure aggiungere nulla ai meriti del Cristo, mentre una sola goccia del suo Sangue, perché di valore infinito, essendo Sangue Divino, sarebbe bastata per una redenzione veramente sovrabbondante. Ma anche se Cristo è Lui solo nostra salvezza, nostro riscatto e dono supremo di Amore, pure Dio ha fatto scaturire proprio dal suo amore di

Semina

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Semina sorriso fin dal mattino, e nel tempo fiorirà un giardino. Semina grani di certa speranza ci sarà molta esultanza. Semina nella fede e con l'ardore e l'angolo più grigio avrà colore. Semina parole e fatti d'amore e nel mondo avrà senso il cuore. Semina entusiasmo e semplicità e sarà facile la felicità. Semina sempre con forza e coraggio e la paura avrà nuovo linguaggio. Semina in pazienza e perseveranza e la terra avrà frutti in abbondanza. Semina gesti di vera dolcezza perché la violenza genera tristezza. Semina dovunque germi di pace e di certo l'urlo di guerra tace. Semina, semina il bene: crescerà ed ogni seme nuova vita darà. (fonte non specificata)

7. LA REGINA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE

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«Non temere, Maria. Concepirai un Figlio... Dio gli darà il trono di David... e il suo regno non avrà fine». Lc. 1,32-33 Il titolo di Regina è stato attribuito alla Vergine fin dai primi secoli dalla tradizione cristiana per indicare la sua preminenza di Grazia e di potenza. Questo titolo, ed altri appellativi regali, entrarono progressivamente nell'uso del popolo di Dio fino a diventare espressione della Liturgia e della iconografia, che rappresenta la Vergine incoronata dal serto regale. L'attribuzione della regalità a Maria divenne ufficiale in tutta la Chiesa quando, nel 1954, Pio XII istituì la festa di Maria Regina. Il Pontefice giustifica questo titolo su fondamenti biblici e sul Vangelo di Luca in particolare, sulla dottrina dei Padri e su argomenti teologici, quali: la Maternità divina di Maria e la sua associazione all'Opera della Redenzione. Maria è Regina perché ha dato la vita ad un Figlio, che nel medesimo istante del suo concepimento, anche come uomo, è

6 MAGGIO - L'UMILE SERVA DI YAHVÈ

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«Maria consacrò totalmente se stessa quale Serva del Signore alla persona e all'opera del Figlio suo». Conc. Vaticano II Yahvè, nella concezione del Vecchio Testamento considerato anche Dio- Salvatore, che interviene continuamente nella storia del popolo eletto per salvarlo ed interverrà al compimento dei tempi, per essere Dio con noi. È dunque il Dio Redentore. In questa prospettiva Maria è, nel momento dell'Annunciazione, la più alta espressione dell'attesa dell'Emmanuele. Così ce la presenta Luca nel canto del Magnificat, così la vede la patristica, la vede la teologia contemporanea. Il Vaticano II dice che Maria «primeggia tra gli umili ed i poveri del Signore, i quali con fiducia attendono e ricevono la salvezza». Sia per 1a sua nascita senza macchia, sia per la sua consacrazione verginale a Dio, ella è stata, nella fede, d'una ricettività eccezionalmente squisita e delicata, indicandoci nella sua persona, l'apertura fondamentale sempre più fiduc

5 - MARIA SEMPRE VERGINE

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«Veramente benedetta la Vergine, perché meritò di generare il Figlio dell'Altissimo e conservò la corona della verginità intemerata ». S. Pier Crisologo Cristo, Verbo di Dio, è l'Evento supremo della storia della salvezza; Maria, a sua volta, protagonista e testimone singolare dell'Incarnazione, è la Vergine in ascolto, che recepisce e medita con amore il grande Mistero. Ascolta la voce di Dio e, alla luce di Cristo, le si rivela il senso stesso della sua totale consacrazione al Signore. La verginità è il segno di questa consacrazione totale. È di fede la perenne verginità di Maria, prima, durante e dopo il parto; è questo un gran dono del Sangue di Cristo, che fa germogliare la verginità. «La nascita del Figlio non ha di-minuito, ma consacrata la verginità della Madre» canta la Chiesa nella liturgia dell'8 settembre. Quando si parla della verginità di Maria non bisogna limitarsi al solo senso fisico; la verginità della Madonna è anche una realtà spirituale e religio