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Visualizzazione dei post da settembre 16, 2011

DECALOGO DEI BUONI

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  1.   Essere buono è dimenticare se stessi per pensare agli altri. 2. Essere buono è perdonare pensando che la miseria umana è più grande della cattiveria. 3. Essere buono è aver pietà della debolezza altrui pensando che non siamo diversi davanti agli altri e nelle loro condizio­ni forse saremmo stati peggiori. 4. Essere buono è chiudere gli occhi davanti all'ingratitudine. 5. Essere buono è dare anche quando non si riceve, sorridendo a chi non comprende o non apprezza la nostra generosità. 6. Essere buono è sacrificarsi, aggiungendo al peso delle nostre pene di ogni giorno quello delle pene altrui. 7. Essere buono è tenere ben stretto il proprio cuore per riuscire a soffocare le sofferenze e sorridere constantemente. 8. Essere buono è accettare il fatto poco simpatico che più do­neremo più ci sarà domandato. 9. Essere buono è acconsentire a non aver più nulla riservato a se stessi tranne la gioia della coscienza pura. 10. Essere buono è riconoscere che davvero

II diamante

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Un giovane partì alla caccia di uccelli selvatici con una fion­da e dei ciottoli raccolti nel fiume. Cominciò lanciare queste pietre. Di tanti ciottoli che aveva solo due colpirono a morte due uccelli. Quando rientrò in città, il giovane aveva due anitre nella bi­saccia e uno dei ciottoli in mano. Nei pressi della città, un gioielliere lo fermò con una esclamazione di sorpresa. "Ma è un diamante, quello che hai in mano! Vale almeno diecimila euro!". Il giovane cac­ciatore impallidì e poi si disperò: "Ma che stupido sono stato! Ho u­sato tutti quei diamanti per uccidere degli uccelli... Se li avessi guar­dati bene ora sarei ricco, invece la corrente li ha portati via". Ognuno dei nostri giorni è come un diamante prezioso. Ciò che conta è accorgersene e non sprecarlo per andare a "caccia" di ciò che non può renderci veramente felici... [Dal web]

La biclicletta di Dio

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In una calda sera d'estate, un giovane si recò da un vecchio saggio: "Maestro, come posso essere sicuro che tutto ciò che faccio è quello che Dio mi chiede di fare?". Il vecchio saggio sorrise compiaciuto e disse: "Una notte mi addormentai con il cuore turbato; anche io cercavo, inutilmente, una risposta a queste domande. Poi feci un sogno: Sognai una bicicletta a due posti: un tandem. E notai che Dio stava dietro e mi aiutava a pedalare. Ma poi avvenne che Dio mi suggerì di scambiarci i posti. Acconsentii e da quel momento la mia vita non fù più la stessa. Dio la rendeva più felice ed emozionante. Che cosa era successo da quando ci scambiammo i posti? Capii che quando guidavo io, conoscevo la strada. Era piuttosto noiosa e prevedibile. Era sempre la distanza più breve trà due punti. Ma quando cominciò a guidare Lui, conosceva bellissime scorciatoie, sù per le montagne, attraverso luoghi rocciosi a gran velocità a rotta di collo. Tutto quello che riuscivo a fare, er